Sento il dovere di rivolgere anche da qui un pensiero ed un saluto ad un amico, un allenatore, che ci ha lasciato troppo presto, Marco Paganuzzi. Caro Marco sono ancora incredulo, impotente, sopraffatto dal dolore e dalla rabbia perché, e stavolta non è una frase fatta, se ne vanno sempre le persone migliori. Amavi la pallanuoto visceralmente, come me, e ricordo che una volta ti confessai di avere un cruccio, quello di non essere stato un tuo atleta, perchè ho sempre ammirato il tuo modo di insegnare questo sport. Hai lottato sino alla fine dimostrando una fede incrollabile nei tuoi affetti più cari ed io come tutti pensavo avessi fottuto questa malattia. Ora che non ci sei più mi auguro che il tuo Quinto cresca ancora di più per continuare a darti l’onore che meriti e che tutti noi, atleti, ex atleti, allenatori,addetti ai lavori, arbitri, possiamo provare a dare qualcosa in più seguendo l’esempio di un uomo che ha saputo conquistarsi un posto tra i grandi della pallanuoto.
Ti voglio bene,
Trebbo