I numeri della 6ª giornata.

Continua la marcia trionfale
di Camogli e Roma, sei partite sei vittorie. La capolista Camogli
ottiene un importante successo nella vasca dello Sterlino contro il
Bologna. Anche se di misura, i ragazzi di mister Magalotti lanciano
un segnale al campionato. L’importante è continuare col desiderio di
centrare l’obbiettivo primo posto e giocarsi le chance di salire in
A1 nei play off. Sognare non costa niente e pur essendo un gruppo
giovane quello camoglino l’appetito vien mangiando. Il Bologna invece
perde la sua seconda partita di fila e vede ridimensionarsi la sua
posizione in classifica. Tra le fila ospiti da segnalare le ottime
prove di Beggiato (3 goal) e Iaci (2 goal). Cocchi tra i felsinei il
migliore in vasca con 4 goal.
Il Lavagna tiene il passo
vincendo il derby col Chiavari per 10 a 7 e si mantiene a due
lunghezze di distanza dalla capolista. Incontro bello e avvincente
che gli uomini di Risso guidano con una certa autorevolezza. Sabato
prossimo la ghiotta occasione di testare il proprio valore nel big match
col Camogli, in programma al Boschetto.
Anche il Quinto non è da
meno e vince di misura per 6 a 5 nella difficile vasca di Padova. Da
segnalare la sontuosa prova del mancino Spigno che coi suoi tre
centri manda al tappeto i patavini. I genovesi con un quarto tempo
perfetto ribaltano l’esito dell’incontro che li vedeva soccombere
per 5 a 4 dopo tre parziali.
Il Torino si porta al quarto
posto battendo a domicilio per 9 a 5 la Wasken Boys che inciampa in
una brutta battuta d’arresto. Una gara mai in discussione che vede Vuksanovic vero e proprio trascinatore per i torinesi. La Wasken
cerca una reazione ma si sveglia troppo tardi. Peccato per i lombardi
che dovranno rivedere le loro ambizioni.
L’Imperia fa suo il derby su
l’Albaro Nervi per 5 a 4 compiendo un notevole passo in avanti in
chiave salvezza, stacca infatti il terzultimo posto di 5 punti.
Pareggio per 7 a 7 tra
Crocera Stadium e Bergamo alta che si schioda dallo zero in classifica,
mentre per gli uomini di mister Campanini si tratta di un mezzo passo
falso. Era una partita da vincere, uno dei tanti scontri diretti, per
allontanarsi dalla zona calda e invece gli orobici riescono a
strappare un punto che potrebbe fare morale.


L’unica certezza del girone
sud è la Roma, alle sue spalle invece nulla sembra ancora definito. La classifica è cortissima e ogni sabato tutto può
cambiare.
La Famila Muri Antichi vince
il derby con la Nuoto Catania per 9 a 8. Una squadra come quella di
mister Dato deve dare molto di più, ha giocatori di qualità, una
società che è sempre stata ai vertici della pallanuoto in Sicilia,
ora si trova attardata in classifica e in crisi di risultati. Il
campionato però è ancora lungo e sono certo che alla fine
centreranno quantomeno i play off. I ragazzi di mister Maugeri invece
riscattano la brutta prestazione del precedente derby siciliano e
vincono trascinati da un super Scuderi.
La seconda forza del
girone, l’Arechi Salerno perde una partita rocambolesca contro la
C.C. 7 Scogli per 11 a 10. I siracusani dopo due tempi conducevano
per 10 a 2 ma i salernitani con un controparziale di 8 a 1 hanno
provato a raddrizzare il risultato, mancandolo però.
L’altra salernitana, la
Campolongo, vince per 9 a 7 contro il Civitavecchia e sale al terzo
posto. Partita equilibrata che si risolve solo nel quarto periodo
quando i salernitani allungano e chiudono i conti.
La Telimar pareggia contra
la Promogest in una partita vibrante e ricca di colpi di scena.
Risultato sempre in bilico che sembrava nel quarto periodo premiare
il sette dell’Addaura che però proprio alla fine ha visto sfumare
la vittoria. Peccato perché questi tre punti sarebbero stati
importanti per i palermitani ma i cagliaritani hanno trovato in
Rinaldi un vero leader, suo il goal del pareggio a 18 secondi dalla
fine su pregevole azione dal centro.
Il Latina vince contro la
Del Bo Aqavion e centra la sua prima vittoria in campionato.
Risultato che potrebbe aver spezzato il trend negativo dando nuovo
entusiasmo alla squadra.

Lo stesso si dica per la
Roma Arvalia che perde di misura il derby capitolino, facendo
intendere, qualora fosse necessario, che nessuna partita è scontata
in questo girone.

Trebbo