Latina Pallanuoto: l’amarezza del Presidente Damiani.

Sensibili all’argomento, riceviamo e pubblichiamo questo appassionato sfogo del Presidente della Latina Pallanuoto, Francesco Damiani, e restiamo a disposizione di chi volesse replicare.

“La situazione dell’impiantistica sportiva ed in particolare quella natatoria e’ un problema che affligge Latina, la seconda città del Lazio, da anni.
Si pensava di aver risolto con la costruzione di una piscina scoperta regolamentare ma la stessa ha creato molti problemi alle Società sportive in quanto la convenzione siglata dalle precedenti Amministrazioni ed il gestore, presenta diverse lacune, a dire dell’Amministrazione insediatasi a Giugno 2016, vincendo le elezioni con una lista civica con il 75% di preferenze, eleggendo Sindaco il dott. Damiano Coletta.
A prescindere da chi ha ragione o torto, tra i due litiganti ovvero, Comune e Gestore, chi paga pegno è il movimento pallanuotistico, che vede due Società, la Latina Pallanuoto in serie A2 maschile, serie B femminile ed un settore giovanile di circa 150 atleti che partecipano a tutti i campionati giovanili Nazionali e Regionali e l’Antares Nuoto che ha militato in serie B la scorsa stagione, con un buon settore giovanile.
Non appena eletto il nuovo Sindaco, mi sono recato personalmente per incontrarlo e chiedergli cosa pensava di fare con la piscina che, avevamo utilizzato nelle stagioni precedenti, con enormi problemi di spazi acqua, stiamo parlando di un incontro avvenuto a Giugno 2016, seguito da altri incontri con Dirigenti, Assessori, Vice Sindaco ecc.. risultato, il gestore non intende gestire la piscina open nel periodo Invernale è così neanche il Comune, la piscina viene chiusa dal 1 Ottobre 2016 e ad oggi nessuna notizia di una possibile riapertura.
Tale situazione ci ha portati nella scorsa stagione a giocare le partite ufficiali ad Anzio, sia della serie A2 maschile e B femminile, sia del settore giovanile ma il problema più grave è stato quello di allenarsi in tutto il Lazio ad orari proibitivi, i giovani in piscine dove trovavamo spazi acqua ad orari impensabile per i bambini e per le famiglie costrette a fare molti chilometri per accompagnare i figli agli allenamenti.
Un grave danno sportivo, abbiamo perso molti giovani, costretti a lasciare la pallanuoto a causa dei disagi, ed ingenti perdite economiche per la Società che, oltre ai costi preventivati, ha visto lievitare i costi per gli spazi acqua di tre volte quelli abituali.
La convenzione di Latina prevede che, le partite di tutti i Campionati rientravano nel canone mensile che pagavamo al Comune, nella scorsa stagione abbiamo dovuto pagare tutte le partite in quanto ospiti ad Anzio, dieci Campionati, penso si possa immaginare il danno subito. Il costo degli spazi acqua rappresenta una primaria voce nei costi di una Società di pallanuoto. A ciò si aggiunga che lasciando Latina abbiamo perso uno sponsor poiché non interessato a promuovere la propria attività fuori provincia.
Nonostante tutto la passione ha superato ogni ostacolo, non ci siamo fermati, siamo andati avanti a cercare spazi acqua, chiedendo impegno e dedizione agli atleti della prima squadra e settore giovanile, abbiamo raccolto buoni risultati sportivi in tutte le categorie ma, con sforzi economici e logistici enormi.
La cosa che più mi colpisce e’ che, ancora oggi, dobbiamo vivere di speranze, NON È’ PIU ACCETTABILE!! In dodici mesi ho dovuto chiedere vari incontri mai un tavolo per decidere, insieme alle Società Sportive, come affrontare il tema. Dimenticati da tutti, molto tempo ed energie sono state dedicate dal Sindaco, sportivo ed ex giocatore di calcio professionista, al calcio, poco e niente alla pallanuoto.
Abbiamo deciso di non mollare, abbiamo allestito una buona squadra di A2, siamo tornati nella pallanuoto che conta ed intendiamo restarci ma, non più alle condizioni attuali, se il problema non si risolverà sono pronto a togliere il nome Latina alla Società che presiedo da 15 anni e pronto a trasferire la squadra o le squadre in un altro centro, ci sono già discorsi aperti e buone possibilità’.
Non intendiamo più essere ignorati e ghettizzati, anche la pallanuoto è’ una disciplina sportiva da rispettare. La Latina Pallanuoto nel 2011, dopo essersi qualificata per i play off di serie A1, persi contro il Recco, ha dovuto lasciare la massima serie per problemi con l’impianto, con grande amarezza presi questa decisione, siamo ripartiti dal basso, abbiamo dimostrato tutto il nostro impegno, umiltà e passione, siamo tornati in A2 e vorremmo non finisse qui.
Io non posso dire di chi sono le colpe, di certo posso dire che non sono della Latina Pallanuoto, in questi 15 anni, abbiamo portato in alto i colori della nostra città, abbiamo portato a Latina atleti di livello Nazionale ed Internazionale, abbiamo rispettato sempre i nostri impegni con gli atleti, tecnici, Federazione e chi ci ha fornito spazi acqua. Ormai ci conoscono tutti, il 10 del mese arrivano i bonifici sui conti di atleti, tecnici e fornitori!
Viviamo una situazione assurda, la Società è sana ed ha voglia di crescere, tutto il resto non ce lo consente.
Per carattere e forma mentis, non sono abituato ad arrendermi pertanto, andremo avanti ma, senza una definizione della piscina ed un impegno preciso dell’Amministrazione, NON LO FAREMO a Latina e con il nome di Latina.
Confido anche nella Federazione che ci e’ sempre molto vicina affinché possa indicarci un percorso fertile per continuare a respirare cloro.
Francesco Damiani “

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