Riforma per la pallanuoto, non della pallanuoto.

Sono anni ormai che si parla
di crisi della pallanuoto italiana, ci sono problemi in molti settori
ma l’aspetto più triste è la scarsa visibilità. Mentre altri sport
come la pallavolo, il basket, il rugby vedono incrementare i numeri
in termini di visibilità e pratica, la pallanuoto arranca. Se un
lieve aumento di spettatori c’è, questo è dovuto a società come Triestina, Sport Management e Ortigia, costantemente seguite dal loro pubblico, non certo ad un trend generale.
Sembra ormai necessario un
riassetto, una nuova formula che faccia tornare a crescere
l’interesse intorno al nostro sport.
A mio modesto avviso, un
passo importante in tal senso sarebbe giocare il campionato nei mesi
estivi. Immaginate un campionato giocato da aprile ad ottobre, in
piscina ed anche in mare. Ciò, insieme ad orari di gioco più
consoni, come quelli serali per esempio, invoglierebbe la gente a
gremire gli impianti. Quest’ultimi non presenterebbero più gli
spettacoli deprimenti di desolazione che oggi spesso capita di
vedere. La maggiore visibilità farebbe inoltre tornare quegli sponsor che in
questi anni sono fuggiti creando non pochi problemi alle società.
Naturalmente i problemi sono
ben più profondi che il semplice aspetto della visibilità, è
l’assetto organizzativo di questo sport nel suo complesso che
andrebbe rivisto.
Un primo passa in tal senso
non può prescindere dall’incentivare le società a investire nei
settori giovanili. Se ai vivai venisse data la giusta importanza, le
prime squadre potrebbero attingervi senza dover investire cifre folli
per acquistare giocatori da altre società. Inevitabilmente si
abbasserebbero i costi di gestione avendo degli atleti “prodotti
in casa”. Via questa che è già stata intrapresa da alcune
squadre nella massima serie, Triestina, Savona, Bogliasco e
Canottieri ne sono ottimi esempi.
Per seguire i settori
giovanili servono tecnici seri e preparati e in questo momento c’è
un disperato bisogno di incrementarne il numero. Non è facile
insegnare la pallanuoto e lo è ancor meno quando si ha che fare con
dei giovani e si ha la responsabilità di capire le loro
potenzialità. Solo un esiguo numero dei tanti ragazzi che si
approcciano a questo sport avrà la possibilità, attraverso la
gavetta delle giovanili, di esordire in prima squadra e la bravura dei
tecnici sta nel portare avanti questo iter. Le società e la
federazione devono puntare su figure competenti se vogliono ottenere
risultati eccellenti, come stanno facendo altre nazioni europee che
primeggiano nel nostro sport, come Serbia, Montenegro, Croazia, Ungheria. L’allenatore si confronta col proprio atleta nel momento
più delicato della sua crescita, è un maestro nell’acqua e fuori,
ecco perché si deve puntare ad un riassetto e ad una
riqualificazione di questa figura.
Altro argomento spinoso ma
che va affrontato con più insistenza è la necessità di maggiori
garanzie e tutela per i contratti di collaborazione sportiva. Tanto  per cominciare, si dovrebbe riconoscere un ruolo all’Associazione Giocatori
Pallanuoto (AGP), darle la possibilità concreta di garantire tutela ad atleti e allenatori. Parlo a
nome di tutti coloro che si sono trovati in difficoltà con le loro
società che non hanno rispettato gli accordi economici presi. Anche
la Federazione dovrebbe una volta per tutte farsi carico di questa
situazione. Le società che non pagano i loro tesserati dovrebbero
essere penalizzate o multate, sarebbe un punto di partenza epocale.
Oggi le società possono permettersi il lusso di non pagare fior
fiori di stipendi arretrati senza alcuna ripercussione, molte ansi adottano questa strategia di sopravvivenza per la
ristrettezza dei loro budget. Perché la federazione non interviene
con regole più severe?

Certo, i problemi della
pallanuoto non si esauriscono qui, si pensi per esempio allo stato in
cui versano i nostri impianti ma questo sarebbe un altro capitolo e
magari lo affronterò un’altra volta. Per adesso preferisco
concludere con una preghiera, figlia del mio amore viscerale per
questo sport: non cambiamo ancora le regole della pallanuoto,
occupiamoci delle cose serie che vanno cambiate per la
pallanuoto.

Trebbo