Trebbo commenta play-out e play-off

Il Nervi vince per 10 a 8  contro la Promogest dopo i tiri di rigore. Non è stata una partita dal grande tasso tecnico, ma alla fine i liguri hanno meritato la vittoria perché l hanno cercata con più determinazione. Dopo un primo parziale terminato 1 a 1, ecco l’ episodio che poteva cambiare la partita: la brutalità di Maresca. Come spesso accade però la Promogest non si scompone e gioca con la necessaria lucidità pareggiando 1 a 1 durante i 4 minuti di inferiorità. Da li in avanti è un susseguirsi di emozioni. Baldinelli cerca di trascinare i suoi realizzando 4 goal ma non basta perché quando siamo sul 5 a 4 per i sardi, sale in cattedra Giusti che con un uno due micidiale riporta avanti la squadra di Dorigo. Sembra fatta ma la Promogest ha la forza di pareggiare e così i tempi regolamentari terminano 6 a 6. Si va ai rigori e il portiere Vio diventa assoluto protagonista neutralizzando i rigori di Vuleta e Baldinelli.
La Roma Arvalia perde in casa contro la Club Wasken Boys per 12 a 9. Partita in perfetto equilibrio per due tempi, terminati 5 a 5. Il break decisivo arriva nel terzo tempo quando i lombardi piazzano un perentorio 5 a 1. Incontro in cassaforte anche se i padroni di casa tentano una vana rimonta. Ora la si va a gara 3 e l ‘inerzia è tutta dalla parte degli uomini di Crimi. Manzone (3 goal) e Pederzoli (3 goal) trascinano i lombardi, coadiuvati da un ottimo Legrenzi(2 goal). Lusic in giornata di grazia segna 4 reti ma non basta alla Roma.


Una grande Campolongo Salerno vince per 10 a 5 contro il Torino 81. Una gara che la squadra di Citro ha interpretato alla perfezione, dominando per tre tempi. I padroni di casa hanno subito impresso ritmo e bel gioco e per i piemontesi c’è stato poco da fare. Gallozzi, De Bellis, Pasca di Magliano segnano 2 reti a testa, ma è tutta la squadra di Citro a impressionare. Nel Torino Azzi e Cranco cercano di porre rimedio, ma non bastano. In ombra gli altri anche se, a parziale scusante dei piemontesi, bisogna ammettere che giocare alla Vitale non è mai facile.

L altra salernitana, la Tgroup Arechi, batte 6 a 5 il Quinto. La squadra di Grieco ora vola in Liguria sognando il colpaccio. Partenza col botto per l ‘Arechi che dopo la prima frazione conduce per 3 a 0. Il secondo tempo termina a reti bianche, mentre la terza frazione vede arrivare i padroni di casa sul massimo vantaggio 5 a 1. Da quel momento i liguri si svegliano segnando tre goal  e riaprendo i giochi. Ci pensa Esposito a siglare il goal del 6 a 4, il mancino Spigno accorcia subito ma da li in poi non succede più nulla. Sanges (2 reti) ed Esposito (2 reti) brillano. Luccianti e Bittarello realizzano 2 goal ciascuno ma non bastano al Quinto.

Il Lavagna batte la Roma per 8 a 7 e va a giocarsi la finale play off in casa della più quotata squadra romana. Grande prova degli uomini di Risso che difendono alla grande e sono micidiali in attacco. Partita che i liguri giocano perfettamente per 3 tempi, al termine dei quali si trovano meritatamente in vantaggio per 6 a 4. L’ ultima frazione vede la Roma provare un forcing disperato, ma il Lavagna fa buona guardia e controlla il risultato. Parisi (3 goal) è il valore aggiunto dei liguri insieme a Congiu che sigla una doppietta, ma è tutta la squadra a brillare. Roma sciupona e troppo imprecisa a uomo in più, 3 su 11. Faiella sigla una doppietta, mentre Obradovic rimane a bocca asciutta.

Anche il Camogli va a gara 3 vincendo per 10 a 6 col Civitavecchia. Per 2 tempi i laziali tengono in scacco i bianconeri, ma è nel terzo tempo che la squadra ligure è brava a costruire il parziale decisivo. Un 4 a 1 che di fatto chiude il match. Sfida ruvida con contatti al limite dell’espulsione definitiva, che la squadra di Magalotti interpreta al meglio. Beggiato trascina a suon di goal i suoi compagni, 4 le reti per lui. Gardella è impeccabile tra i pali. Zanetic e Romiti giocano una partita da urlo ma a tradire è il portiere Visciola, troppo incerto su alcuni goal subiti. Onore al Camogli ma il Civitavecchia deve recitare il mea culpa perché ha sbagliato troppo, specialmente a uomo in più.
Trebbo